Secondo l'ultimo rapporto di Federfranchising-Confesercenti, i negozi in affiliazione commerciale nel 2017 in Italia hanno generato un fatturato di 24,2 miliardi di euro (+0,9%) rappresentando un settore in crescita che, con alcuni correttivi, potrebbe persino ridurre la distanza rispetto a paesi leader come la Francia. I franchisor attivi nel Paese sono stati 977 (+2,7%) mentre le imprese franchisee hanno raggiunto quota 51.260 (+1%).
Inoltre, il prestigio del made in Italy rappresenta una carta vincente per le reti italiane all'estero; difatti, sta aumentando il numero dei brand italiani che sceglie il franchising per operare all'estero. A fronte delle tante insegne che già operano oltre l'Italia, vi è un 35% circa di franchisor interessato ad affacciarsi a questa opportunità ma che segnala un fabbisogno importante di servizi per poter intraprendere con successo l'avventura estera.
<<Se da una parte gli imprenditori italiani devono cambiare mentalità imparando a fare gruppo per sbarcare all'estero con più forza, è altrettanto vero che non esiste ancora un coordinamento per far crescere il made in Italy fuori dai confini nazionali. Servirebbe invece disporre di una regia nazionale che veda insieme istituzioni dedicate, pool di banche ed esperti, così da definire efficaci misure di accompagnamento non solo finanziarie, ma anche di formazione e promozione>>, spiega Alessandro Ravecca, Presidente Cibiamogroup e Federfranchising Italia.
Per leggere l'articolo completo uscito su Milano e Finanza mercoledì 30 maggio 2018: